Nel maggio 2022 è stato siglato un accordo storico tra Uber e itTaxi, il più grande consorzio italiano di taxi, che oggi coinvolge oltre 12.000 tassisti in quasi 90 città d’Italia.

Cosa prevede l’accordo

• I taxi affiliati a itTaxi possono essere richiesti anche tramite l’app Uber, semplicemente selezionando il servizio “Taxi” quando si inserisce la destinazione.

• Le tariffe restano quelle ufficiali del tassametro, come previsto dalla normativa italiana: l’accordo non comporta modifiche ai prezzi regolamentati.

• L’obiettivo è migliorare la disponibilità dei taxi, ridurre i tempi di attesa e aumentare la visibilità degli autisti anche verso un’utenza internazionale.

In che modo utenti e tassisti ne beneficiano

• Per i clienti: basta aprire l’app Uber, scegliere “Taxi” e visualizzare i taxi itTaxi disponibili. Si può monitorare l’arrivo dell’auto sulla mappa, come per qualsiasi altra corsa Uber.

• Per i tassisti: maggiore opportunità di lavoro, grazie alla possibilità di ricevere richieste da nuovi utenti (anche stranieri) via Uber, oltre che tramite l’app itTaxi. Questo significa più visibilità e più corse, soprattutto nei momenti di minore attività.

Espansione e risultati

• Il servizio è partito a Roma nel 2022 con la Cooperativa Radiotaxi 3570, per poi estendersi a Milano, Napoli, Palermo e a molte altre città italiane.

• In appena un anno, sono state effettuate oltre 1 milione di corse taxi tramite Uber, con autisti affiliati a itTaxi.

Cosa è importante sapere

• L’accordo non cambia il modo in cui viene calcolata la tariffa: resta sempre quella stabilita dal tassametro.

• Le corse sono assegnate automaticamente dall’app: Uber indirizza le richieste ai taxi itTaxi disponibili in zona.

Perché lo segnaliamo su Como Lake Taxi

Questa collaborazione rafforza la presenza dei taxi italiani anche sulle piattaforme internazionali. Per i clienti significa più facilità nel richiedere un taxi, per i tassisti significa nuove opportunità di lavoro.

Con Como Lake Taxi, puoi richiedere un’auto tramite itTaxi, WhatsApp o centralino: ora sai che, grazie all’accordo con Uber, i taxi italiani sono ancora più vicini a chi viaggia.